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L'origine del nuovo coronavirus ed il ragionevole dubbio.



E' trascorso quasi un anno dal precedente articolo. Da allora l'ipotesi dell'incidente di laboratorio ha preso sempre più credito sino a diventare una delle quattro ipotesi sulle quali hanno indagato gli esperti del team internazionale dell'OMS: 1) trasmissione diretta; 2) trasmissione attraverso una specie intermedia; 3) trasmissione attraverso la logistica alimentare e i prodotti surgelati; 4) incidente di laboratorio.


La missione internazionale dell'OMS svoltasi in Cina, a Wuhan, si è conclusa lo scorso 9 febbraio.


Come riportato da "La Repubblica" le conclusioni raggiunte dall'indagine congiunta dell'OMS sono purtroppo tutt'altro che certe:


L’ipotesi “più probabile” è che il coronavirus sia stato trasmesso all’uomo da un animale, passando attraverso una specie intermedia. L’ipotesi che sia uscito per errore da un laboratorio è “estremamente improbabile”. E non ci sono evidenze che Sars-Cov-2 circolasse in maniera massiccia a Wuhan o nella provincia dello Hubei prima di dicembre.


Risposte lontanissime dall’essere conclusive, come del resto era atteso. Gli esperti non sono per esempio riusciti a individuare quale sia la specie intermedia che può avere fatto da serbatoio. Una indeterminatezza fisiologica, trattandosi del primo passo dell’indagine, ma che di fatto lascia aperta anche l’ipotesi, sposata dalla Cina per ragioni politiche, secondo cui il virus potrebbe essere stato “importato” a Wuhan dall’estero.


A distanza di un anno dunque ci troviamo ancora con ipotesi che vanno dal "probabile" al "poco probabile" mentre anche l'origine geografica del virus non è più sicura.


L'unica consolazione è che si è deciso di indagare in tutte le direzioni, sperando di giungere quanto prima a conclusioni convincenti ed utili per prevenire rischi pandemici futuri.


Fabio Faella


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